giovedì 2 maggio 2019

Dipendenza e il valore salvifico del limite

Ed è proprio nel momento in cui poniamo limiti all'Altro che sentiamo, paradossalmente, una profonda solitudine. Perché, porre un freno, mettere uno stop, un punto finale significa spezzare un meccanismo relazionale disfunzionale che, per quanto sofferente, è stato il nostro modo, unico e irripetibile, di farci accettare e amare. Un copione dalle battute tristi, ma l'unico che sapevamo interpretare, e incarnare alla perfezione. Un'interpretazione, da qui, difficile da abbandonare. E, allora, quando riusciamo a dire NO!, ecco che inevitabilmente ci allontaniamo, con coraggio, dal nostro sé ideale e dalle aspettative altrui, con cui ci siamo identificati per una vita intera e che, inconsapevolmente, ci hanno improntato. Quando poniamo un limite, ci sentiamo sì più forti e liberi, ma, allo stesso tempo, tremendamente senza più difese: farlo non è mai indolore. Ma come insegna Jung, non dobbiamo essere buoni, ma integri.

Francesca Carubbi
Psicologa e psicoterapeuta rogersiana
www.psicologafano.com

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